



MIA FAIR SELECTION
Titolo:
Paolo e Francesca
Descrizione:
Nel girone dei lussuriosi, Dante Alighieri racconta il dolore di due teneri amanti condannati per l'eternità in balia delle passioni. L'opera rappresenta uno dei momenti più famosi della Divina Commedia attraverso la rappresentazione astratta degli amanti tramutati in un tornado di acqua e fuoco, in procinto di baciarsi. L'abbraccio dei due amanti è liquido, indistinguibile, a raffigurare l'estremo legame che ha condotto Paolo e Francesca a morire uniti, indissolubili.
Da un oceano di amore nascono, e in un oceano di amore annegano.
Title:
Paolo and Francesca
Description:
In the middle of the lustful, Dante Alighieri tells the pain of two tender lovers condemned for eternity to the mercy of passions. The work represents one of the most famous moments of the Divine Comedy through the abstract representation of the lovers turned into a tornado of water and fire, about to kiss. The embrace of the two lovers is liquid, indistinguishable, symbolizing the extreme bond that led Paolo and Francesca to die united, inseparable.
From the ocean of love they are born, and in an ocean of love they drown.
Dimensioni: 133 cm x 200 cm
Con cornice 4.500,00 €
Senza cornice 4.000,00 €
Dimensioni: 93 cm x 140 cm
Con cornice 3.375,00 €
Senza cornice 3.000,00 €
Titolo:
Uomini di chiesa avari e prodighi
Descrizione:
Nel girone degli Avari e Prodighi, Alighieri incontra diversi uomini di chiesa, tra cui Papi e cardinali. La condanna dei dannati consiste nel trascinare per l'eternità enormi massi che, in questa opera, vengono rappresentati sottoforma di macigni d'oro; il sangue che scorre ai piedi della figura, senza volto né mani, conferisce violenza alla raffigurazione, in cui l'ambiente fatiscente e spoglio determina il netto contrasto tra la ricchezza cercata e la miseria trovata.
Nel girone che il poeta descrive come il più affollato di tutti, vive soffrendo la solitudine dello spirito, in un inno per contrappasso alla libertà dei beni terreni.
Title:
Greedy and Prodigal churchmen
Description:
In the circle of the Avaricious and Prodigal, Alighieri encounters several clergymen, including Popes and Cardinals. The damned's punishment consists of dragging enormous boulders for eternity, which in this work are represented as gold rocks; the blood flowing at the feet of the faceless, handless figure adds violence to the depiction, where the decaying and bare environment contrasts sharply with the sought-after wealth and the found misery.
In the circle that the poet describes as the most crowded of all, they suffer the loneliness of the spirit, in a hymn of retaliation to the freedom from earthly goods.
Dimensioni: 125 cm x 125 cm
Con cornice 4.000,00 €
Senza cornice 3.500,00 €
Dimensioni: 87,50 cm x 87,50 cm
Con cornice 3.000,00 €
Senza cornice 2.625,00 €
Titolo:
L'Arcangelo apre la città di Dite
Title:
The Archangel opens the city of Dis
Descrizione:
Avamposto infernale, nella città di Dite vengono puniti gli eresiarchi; l'ingresso è vietato e invalicabile. Tuttavia, in soccorso del poeta e della sua guida Virgilio, sopraggiunge una creatura che Dante descrive come un "messaggero" mandato dal cielo. Egli infatti si avvicina all'ingresso e lo spalanca permettendo ai poeti di entrare. Il trittico racconta in tre momenti il contatto tra Uomo e Dio: l'opera a sinistra raffigura l'arrivo dell'Arcangelo, l'opera centrale le porte di Dite spalancate e, infine nella terza opera, i poeti attraversano la soglia.
Le fiamme infernali, sempre presenti, crescono nella loro intensità man mano che la narrazione evolve, diventando vere protagoniste al culmine dell'atto, a rappresentare l'ingresso nell'unica cittadella degli Inferi.
Description:
In the infernal outpost, the city of Dis is where the heresiarchs are punished; the entrance is forbidden and impassable. However, in aid of the poet and his guide Virgil, a creature described by Dante as a "messenger" sent from heaven arrives. He approaches the entrance and flings it open, allowing the poets to enter. The triptych tells in three moments the contact between man and God: the left panel depicts the arrival of the Archangel, the central panel the gates of Dis flung open, and finally, in the third panel, the poet cross the threshold.
The ever-present infernal flames grow in intensity as the narrative unfolds, becoming the true protagonists at the climax of the act, symbolizing the entrance into the only citadel of Hell.
Dimensioni: 150 cm x 75 cm (cad.)
Con cornice 3.500,00 €
Senza cornice 3.000,00 €
Dimensioni: 105 cm x 52,50 cm (cad.)
Con cornice 2.625,00 €
Senza cornice 2.250,00 €
TRITTICO COMPLETO
Dimensioni: 150 cm x 75 cm (x3)
Con cornice 9.000,00 €
Senza cornice 7.500,00 €
Dimensioni: 105 cm x 52,50 cm (x3)
Con cornice 6.750,00 €
Senza cornice 5.625,00 €
Titolo:
Imponente presenza
Title:
Imposing presence
Descrizione:
Siamo sul promontorio che precede il girone dei violenti; il paesaggio roccioso dell'opera richiama la possanza del guardiano infernale, il Minotauro, rappresentato di spalle con lo sguardo rivolto ai due sommi poeti, con il corpo che si identifica nella montagna stessa. Possiamo riconoscerlo grazie alle corna che si stagliano verso il cielo a tratti quasi perdendosi nelle pennellate delle nuvole, a denotarne l'origine ultraterrena. Dante e Virgilio, minuscoli e approssimati a macchie indistinte ai piedi del monte, si riconoscono in quanto piccole creature insignificanti di fronte alla potenza del mostro taurino.
Description:
We are on the promontory preceding the circle of the violent; the rocky landscape of the artwork evokes the power of the infernal guardian, the Minotaur, represented with its back turned and gaze towards the two great poets, with its body merging with the mountain itself. We recognize it by the horns that stand out against the sky, sometimes almost disappearing into the brushstrokes of the clouds, denoting its otherworldly origin. Dante and Virgil, tiny and approximated to indistinct spots at the foot of the mountain, are barely recognizable as insignificant creatures in the face of the bull monster's power.
Dimensioni: 100 cm x 150 cm
Con cornice 4.000,00 €
Senza cornice 3.500,00 €
Dimensioni: 70 cm x 105 cm
Con cornice 3.000,00 €
Senza cornice 2.625,00 €
Titolo:
Violenti contro Dio, parte tre
Descrizione:
Nell'ultimo dei tre cerchi dei violenti, quindi considerati i più colpevoli del peccato di violenza, i dannati vengono flagellati dal cielo così come in vita rivolsero la loro rabbia contro Dio. Fiamme, lapilli e tempeste infernali squarciano l'opera in senso verticale conferendo dinamismo alla composizione; le anime dei dannati sono accennate come guizzi di fulgore, piccoli corpi carbonizzati ed ammassati nella parte destra della raffigurazione; il cielo rivela uno scorcio di luce in lontananza, simbolo di presenza di Dio che, da lontano, punisce coloro che lo hanno offeso.
Title:
Violence against God, part three
Description:
In the last of the three circles of the violent, considered the most guilty of the sin of violence, the damned are whipped from the sky, just as in life they directed their anger against God. Flames, lapilli, and infernal storms tear through the artwork vertically, giving dynamism to the composition; the souls of the damned are hinted at as flashes of light, small charred bodies piled up on the right side of the depiction; the sky reveals a glimpse of light in the distance, a symbol of God's presence who, from afar, punishes those who have offended him.
Dimensioni: 150 cm x 75 cm
Con cornice 3.500,00 €
Senza cornice 3.000,00 €
Dimensioni: 105 cm x 52,50 cm
Con cornice 2.625,00 €
Senza cornice 2.250,00 €
Titolo:
Le Malebolge dantesche
Descrizione:
Dante e Virgilio sono stupefatti dalla magnificenza delle Malebolge: al crocevia fatto di ponticelli di pietra di uno strano color ferro, i poeti vengono rappresentati come esili figure sovrastate dallo scenario infernale che gli si dispiega dinnanzi. Come roccia deformata dall'aria incandescente, l'architettura del ponte degli Inferi si sviluppa poco sopra l'orizzonte imponendo la sua presenza in lungo e in largo; il cielo sembra agitato da una tempesta di sabbia, in pendant con l'aspetto desertico del terreno circostante, mentre in ordine sparso alcuni dannati, come puntini, popolano questo ambiente surreale.
Title:
The dantesque Malebolge
Description:
Dante and Virgil are astonished by the magnificence of the Malebolge: at the crossroads made of strange iron-colored stone bridges, the poets are represented as slender figures overshadowed by the hellish scenario unfolding before them. Like rock deformed by the incandescent air, the architecture of the Hell's Bridge develops just above the horizon imposing its presence far and wide; the sky seems agitated by a sandstorm, in keeping with the desert-like aspect of the surrounding terrain, while some damned souls, like dots, populate this surreal environment.
Dimensioni: 125 cm x 220 cm
Con cornice 4.500,00 €
Senza cornice 4.000,00 €
Dimensioni: 87,50 cm x 154 cm
Con cornice 3.375,00 €
Senza cornice 3.000 €
Titolo:
La fiamma di Ulisse
Descrizione:
Uno dei grandi protagonisti del poema dantesco, Ulisse, grande genio dell'inganno, viene punito tra le fiamme eterne dei consiglieri fraudolenti; il fuoco arde intorno alla figura che, per malinconica saggezza, assume una posa da pensatore, con il capo leggermente chinato in avanti ed un braccio a cingere ciò che resta del ginocchio liquefatto dalle fiamme. Intorno ad Ulisse altri corpi carbonizzati, il cui ardore è timido rispetto alla dannazione del protagonista.
L'opera nasconde volutamente il volto dello stratega greco, focalizzando l'attenzione sul vero soggetto della rappresentazione: la punizione del peccato.
Title:
The flame of Ulysses
Description:
One of the great protagonists of the Dantesque poem, Ulysses, a great genius of deception, is punished among the eternal flames of the fraudulent counselors; the fire burns around the figure who, in melancholic wisdom, assumes a thinker's pose, with his head slightly bowed forward and an arm encircling what remains of the knee melted by the flames. Around Ulysses, other charred bodies, whose burning is timid compared to the protagonist's damnation.
The work deliberately hides the face of the Greek strategist, focusing attention on the true subject of the representation: the punishment of sin.
Dimensioni: 133 cm x 200 cm
Con cornice 4.500,00 €
Senza cornice 4.000,00 €
Dimensioni: 93 cm x 140 cm
Con cornice 3.375,00 €
Senza cornice 3.000,00 €
Titolo:
Oro e piombo agli ipocriti
Descrizione:
Nella sesta Malabolgia, così come in vita covarono oscuri propositi, così gli ipocriti vengono condannati ad indossare pesanti tuniche dorate esternamente (a raffigurare l'ipocrisia, le buone intenzioni apparenti) e di piombo fuso al proprio interno (simbolo della malvagità interiore).
L'opera esalta con grande matericità figurativa due dannati circondati dalle anime in pena; in comune tra figure in primo piano e sullo sfondo c'è l'assenza dei volti, disumanizzazione degli empi, in un cortocircuito di non-emozioni in cui soltanto l'apparenza è manifesta e protagonista.
Title:
Gold and Lead for hypocrites
Description:
In the sixth Malebolge, just as in life they harbored dark intentions, so the hypocrites are condemned to wear heavy tunics externally gilded (depicting hypocrisy, the seemingly good intentions) and fused with lead inside (symbolizing inner wickedness).
The artwork powerfully portrays two damned souls surrounded by the suffering spirits; a common feature among the figures in the foreground and background is the absence of faces, dehumanizing the wicked, in a short circuit of non-emotions where only the appearance is evident and dominant.
Dimensioni: 125 cm x 220 cm
Con cornice 4.500,00 €
Senza cornice 4.000,00 €
Dimensioni: 87,50 cm x 154 cm
Con cornice 3.375,00 €
Senza cornice 3.000,00 €
IL PROGETTO
La genesi di questo progetto ha alla base una domanda semplice sebbene incredibilmente complessa: l’Intelligenza Artificiale è in grado di creare?
Per rispondere a questa domanda, ho riflettuto sul principio che porta noi esseri umani alla CREAZIONE DI UN’OPERA, sia essa una composizione musicale, letteraria, pittorica o filmica... non importa.
In maniera molto sintetica ho ricondotto questo principio creativo al PROCESSO DECISIONALE: come faccio a scegliere le note di una canzone? O la trama di un racconto? O le inquadrature di un fi lm? O i colori di un dipinto?
Creare vuol dire sempre scegliere qualcosa rispetto ad un’altra, e la decisione alla base di questa scelta è fondata sui nostri ricordi, sulle nostre emozioni e desideri, sulla nostra immaginazione; per creare ci guardiamo indietro (esperienze e ricordi), allo specchio (emozioni e desideri) e guardiamo avanti (immaginazione).
Un motore di Intelligenza Artificiale non è molto dissimile in questo dall’uomo, ma nel suo mondo gli elementi hanno un nome diverso: i ricordi li chiama “dati” e “informazioni”; le prospettive le chiama “opzioni” e “probabilità”, le emozioni e i desideri li chiama “input”.
Ho pensato quindi di allinearmi al modo in cui l’Intelligenza Artificiale pensa, così da rendergli intellegibile il pensiero creativo umano.
Per far creare una immagine ad un motore di Intelligenza Artificiale è necessario scrivere una descrizione semantica (INPUT), l’A.I andrà a pescare nei suoi ricordi (DATI e INFORMAZIONI nel web) per poi interpolare tra loro i ricordi più adatti (COMPIMENTO DI UNA SCELTA) e produrre l’opera (OPZIONE).
Si chiama opzione perché spesso non produce soltanto una immagine ma ne produce varie che ritiene compatibili con la descrizione.
La semantica che compone la descrizione, quindi, è il cuore della creazione artificiale:
scrivere BALLERINA ASTRONAUTA ottiene in estrema sintesi l’interpolazione tra le immagini nel web della ballerina più diffusa o più adatta ad essere interpolata con una tuta spaziale, e la tuta spaziale più diffusa o più adatta ad essere interpolata con una ballerina;
BALLERINA ASTRONAUTA RUSSA, ad esempio, elimina dalla scelta tutto ciò che è esterno a questa descrizione andando a interpolare l’immagine con ciò che sul web viene più considerato RUSSO rispetto a BALLERINA e ASTRONAUTA, così come BALLERINA AUSTRONAUTA RUSSA —AR 16:9 adatta l’interpolazione delle immagini più compatibili ad un aspect ratio (AR appunto) orizzontale rettangolare;
BALLERINA AUTRONAUTA RUSSA POP ART —AR 16:9 ne determina lo stile, così come BALLERINA ASTRONAUTA RUSSA IN CENTRAL PARK, POP ART - AR 16:9 ne determina il contesto ambientale. Ovviamente aggiungendo BLUE, SMILING, GIANT, ON A SKATEBOARD, ON THE LEFT e via dicendo continueremo a fornire elementi che la AI utilizzerà come INPUT per cercare DATI e restituire OPZIONI sempre più vicine a ciò che vogliamo ottenere.
Le opzioni però cambiano in continuazione perché i ricordi (i dati da cui l’AI attinge nell’etere telematico) cambiano in continuazione, pertanto non avremo mai la stessa immagine laddove utilizzassimo la medesima descrizione in momenti diversi; questo vuol dire che BALLERINA ASTRONAUTA ottenuto alle 15.00 sarà diverso da BALLERINA ASTRONAUTA ottenuto alle 15.01. Ma anche 5 secondi dopo. O 5 centesimi di secondo dopo.
Avendo compreso che anche il concetto di TEMPO costituisce un parametro nella creazione dell’Opera, e avendo compreso quindi che ogni Opera creata dalla AI è di conseguenza unica ed irripetibile, ho pensato non bastava creare una immagine per creare come noi esseri umani; una sequenza di opere in grado di raccontare una storia sarebbe stato il vero allineamento tra creazione umana e intelligenza artificiale, proprio perchè la storia prevede il tempo cronologico di più accadimenti, che appunto è altresì un parametro discriminatorio nella creazione dell’opera per l’A.I.
Ma se le Opere sono uniche ed irripetibili in quanto sottostanti al tempo, sono anche incoerenti tra loro (BALLERINA delle 15.00 è diversa da BALLERINA delle 15.01), quindi come raccontare una sequenza narrativa coerente?
A questo si aggiunge che la coerenza narrativa non sarebbe oggettiva laddove attuassi questo processo su una storia creata da me; ciò che intendo dire è che una storia originale è coerente rispetto all’immaginazione di chi la crea, e chi fruisce questa storia originale non può far altro che accettarne la coerenza perché non gli appartiene.
Ho concluso quindi che la sequenza narrativa di opere uniche ed irripetibili non doveva essere una storia originale ma una storia che tutti conosciamo perché appunto UNIVERSALE.
La Divina Commedia di Dante Alighieri è un’opera universale, costituisce una sequenza di momenti di incredibile bellezza narrativa, per cui la coerenza delle opere che l’avrebbero composta sarebbe stata oggettivamente riconosciuta o meno dal fruitore in quanto l’opera dantesca appartiene (ossia è riconosciuta) a lui così come all’intero genere umano.
E così sono giunto ad ARTIFICIAL HELL: ho descritto l’Inferno della Divina Commedia in modo da renderla intellegibile perché l’AI ne creasse la sequenza di opere coerenti uniche ed irripetibili; il processo di descrizione semantica è dovuto passare per oltre 10.000 immagini per arrivare al risultato che state per guardare (coerente o incoerente non spetta a me dirlo).
Di ogni momento è stato scelto il modo in cui descriverlo perché l’A.I riuscisse a restituirlo come opera in maniera coerente rispetto alla penna dantesca.
È stato un po’ come raccontare l’Inferno ad un alieno proveniente dal mio stesso pianeta.
Il tempo trascorso a tentare di capire come fosse giusto raccontargli questa storia, consapevole che i suoi ricordi sarebbero stati quelli di tutti noi, è stato estremamente intenso; ci sono stati momenti in cui la A.I ha colto al volo la bellezza partorita dalla mente del divin poeta, altri momenti in cui non riusciva proprio a comprenderla.
Pensate voi quanto io mi possa essere sentito piccolo in questo confronto tra Intelligenza Artificiale e Divina Illuminazione.
Oggi mi scorrono davanti oltre 10.000 immagini, un oceano di incomprensioni dovute al mio modo sbagliato di raccontare l’Inferno all’A.I.
Mi piace pensare che siano quegli errori il mio contributo a questo progetto. 10.000 errori. Un fallimento di proporzioni mastodontiche.
Però è così, credo, che nella vita si arrivi a riveder le stelle.

RICCARDO BOCCUZZI
Inventore del brevetto “INTERACTIVE REALITY - 19758512.8-1209”, attualmente è amministratore delegato di HYPEX srl, startup innovativa specializzata in esperienze filmico-interattive di nuova generazione, e project manager di DIGIVOX srl, società di video-produzione da oltre vent’anni responsabile del servizio di archiviazione digitale Teche-Rai.
Inizia il suo percorso in gaming ed animazione lavorando come regista, sceneggiatore e direttore creativo per progetti che uniscono storytelling e tecnologia, tra cui citiamo: “PERFECT CIRCLES”, primo film interattivo ad essere selezionato alla Game Connection Europe di Parigi; “LOADING HUMAN”, primo thriller in realtà virtuale ad aver vinto la Game Connection America di San Francisco; “VUDU DOLLS”, short-film in animazione 3D vincitore del premio speciale della critica al Genova International Film Festival, attualmente con oltre 12 milioni di visualizzazioni su YouTube; “SPACE FOR CHILDREN”, prima esperienza interattiva per l’Agenzia Spaziale Europea in supporto psicologico del pubblico infantile durante la pandemia da Covid-19; “UNA NOTTE AL CASTELLO SFORZESCO”, primo tour-movie realizzato per Deloitte - Officine Innovazione per le celebrazioni dei 500 anni di Leonardo Da Vinci.
Ha insegnato “CINEMA INTERATTIVO” al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma pubblicando teorie e pratiche della video-interattività sulla prestigiosa rivista “Bianco e Nero”, e tra i suoi progetti tecnologici possiamo citare ancora “METAMUSEO CINEMADDOSSO”, un’esperienza immersiva che unisce la storia del costume cinematografico italiano alla navigazione videoludica per la curatrice Elisabetta Bruscolini e il Ministero dei Beni Culturali, “JOIN ME THERE TELEVISION”, startup vincitrice della prestigiosa Singaporean Startup Competition, e “DI5CIS - TU IMPARI”, laboratorio video-interattivo per il Ministero dello Sviluppo Economico concepito per far imparare la chimica e la fisica agli studenti delle scuole superiori attraverso la video-interattività, in partnership con il CNR, Vodafone, Capgemini e Prodea Group.
Oggi è impegnato nella realizzazione del suo primo film cinematografico, “AFTERBIRTH” per la casa di produzione Al-One srl, ed esplora una nuova frontiera della creatività digitale: il GANivismo (Generative Adversarial Networks), l’arte realizzata attraverso algoritmi di intelligenca artificiale, di cui “ARTIFICIAL HELL” è la sua prima exhibition personale.
“Ho raccontato la Divina Commedia di Dante Alighieri ad un motore di Intelligenza Artificiale: questo è l’Inferno che abbiamo immaginato”.
